La solita associazione di categoria, che afferma di aver assunto le sue informazioni da internet, dopo il nostro comunicato di lunedì 21 novembre u.s. inerente la data in cui la Commissione Europea ha deciso di chiudere la procedura d’infrazione 2018/2175, rimarca l’evidente abbaglio in cui è occorsa, ribadendo che i siti internet del ministero delle politiche comunitarie e dell’UE riferirebbero che la procedura di infrazione citata sarebbe stata chiusa il 29.09.2022.
Fimaa non solo consulta i siti internet, ma per completezza di informazione, è abituata a rivolgersi direttamente alle fonti dirette ed ufficiali e quindi ha chiesto espressamente alla Commissione Europea di comunicare quando è stata decisa la chiusura della procura di infrazione ed in base a quale motivo.
Con comunicazione ufficiale, ossia sottoscritta dal relativo responsabile, la Commissione Europea ha dichiarato che la decisione di chiudere la procedura d’infrazione 2018/2175 è avvenuta il 20.06.2022 a fronte dell’esame delle modifiche apportate all’art. 5 della legge n.39/89 con l’art.4, allora vigente, della Legge europea 2019-2020. Non si fa alcuna menzione al Ddl Concorrenza 2021 (Legge 5.08.2022 n.118), perché ovviamente sarebbe stato emanato due mesi dopo circa.
La risposta ufficiale della Commissione Europea, con tanto di firma, è stata divulgata insieme al comunicato stampa, e nonostante ciò l’altra associazione, che consulta i siti internet, insiste nelle proprie velleitarie comunicazioni, già di suo inverosimili se solo si ritiene che, a detta dell’altra associazione, la chiusura della procedura di infrazione, pendente da quattro anni, sarebbe avvenuta dopo solo un mese dall’entrata in vigore della diversa disciplina di cui alla legge sulla concorrenza. Chiudiamo qui questa sterile e stucchevole diatriba, lasciando a ciascuno valutare la rilevanza di una risposta ufficiale ad una specifica domanda, con tanto di firma della Commissione Europea, rispetto alle due righe comparse nei siti internet.
Roma, 23 novembre 2022