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FIMAA Torino, il 12 aprile la presentazione del Borsino immobiliare di Torino e provincia

Il Borsino sarà presentato giovedì 12 aprile, a partire dalle ore 10, presso l’Ascom Torino di via Massena 20

Il mercato di Torino nel 2017 si chiude con un bilancio favorevole, con 12.940 scambi di abitazioni in città e 15.752 nei comuni minori della Provincia: l’aumento percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente risulta del 5% nel Capoluogo e del 3,8% nei comuni più piccoli. Se le compravendite continuano a proliferare, tuttavia, i prezzi non salgono.

FIMAA Torino ha organizzato la presentazione del Borsino Immobiliare di Torino e Provincia, in programma giovedì 12 aprile, a partire dalle ore 10, presso Ascom Torino in via Massena 20.

La presentazione vedrà la partecipazione di: Franco Dall’Aglio, presidente FIMAA Torino; Maria Luisa Coppa, presidente ASCOM Confcommercio Torino e provincia; Andrea Leo, presidente FIMAA Piemonte; Alessandro Berlincioni, responsabile Borsino Immobiliare FIMAA Torino; Beatrice Pinelli, responsabile tecnico Raccolta Dati Borsino Immobiliare FIMAA Torino.

Per fornire un quadro completo dei settori di riferimento, l’evento vedrà anche l’intervento del Dott. Domenico De Angelis, Condirettore Generale BANCO BPM, che illustrerà il trend del mercato, parallelo e complementare a quello immobiliare, dei mutui bancari.

Il Centro di Torino (insieme a Gran Madre, Cit Turin e Cenisia) rimane l’area urbana più ambita, in particolare per quanto riguarda la domanda di sistemazioni per studenti e la riqualificazione di piccoli edifici residenziali. Scarse le iniziative di tale genere nella Precollina, e ancor di più in zona collinare dove la trasformazione delle ville risulta più complessa e fa sì che la zona risulti in parte deprezzata.

Per i negozi la domanda per acquisto e il mercato si concentrano nelle tre vie principali del centro, mentre si assiste ancora alla chiusura di varie attività commerciali, specialmente di piccoli negozi, in zone semi-periferiche e periferiche. L’export delle imprese è in salute, eppure la domanda di spazi per nuove aperture industriali risulta pressoché inesistente (se si eccettua qualche richiesta per la logistica).

Fuori dal Capoluogo la ripresa è più lenta, ma il numero delle compravendite è comunque in aumento e fa ben sperare per i prossimi mesi. Così anche il mercato delle zone turistiche: alcune zone (in particolare Pragelato) hanno risentito del calo dei prezzi più di altre che invece hanno resistito (Bardonecchia). In ogni caso i valori vanno assestandosi, anche nella speranza che l’ipotesi di nuovi giochi olimpici invernali possa attirare l’interesse di nuovi investitori.

Franco Dall’Aglio, presidente FIMAA Torino: “Il Borsino Immobiliare è rivolto principalmente agli Agenti Immobiliari e agli operatori del settore, che con la loro professionalità sapranno ben decifrare i dati e guidare al meglio i propri clienti. Nondimeno esso rappresenta uno strumento di trasparenza per tutti gli utenti, che ne possono trarre importanti informazioni per i loro investimenti immobiliari. Rispetto al passato, l’edizione 2018 si presenta migliorata e ancora più ricca di contenuti. Da un lato abbiamo ampliato la base di raccolta dei dati incrementando il numero dei Comuni dell’area metropolitana in cui sono stati rilevati; dall’altro abbiamo voluto arricchire la pubblicazione di contenuti e strumenti utili (come ad esempio le tabelle delle imposte sui trasferimenti immobiliari) che hanno reso, per la prima volta, il nostro Borsino Immobiliare un vademecum indispensabile per tutti i professionisti che operano nel settore della filiera immobiliare”.

Maria Luisa Coppa, Presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia: “Da sempre il commercio e l’immobiliare rappresentano due sensibili cartine di tornasole per la nostra economia. Analizzando i dati macro-economici ci si accorge che le prime avvisaglie delle difficoltà degli ultimi dieci anni, così come i dati che dal 2014 ci segnalano che il vento sta lentamente cambiando, provengono proprio da questi due comparti di riferimento. Questa univocità di segnali la ritroviamo soprattutto nel momento in cui i due mondi si incontrano e si sposano, basti rammentare gli innumerevoli accordi di riduzione del canone di locazione, sottoscritti tra le parti per la volontà di condividere un percorso diventato comune per il proprietario e per il negoziante inquilino. Non posso che notare quindi con piacere che questa pubblicazione contiene anche la sezione dedicata proprio ai valori di compravendita dei negozi, numeri direttamente collegati alla capacità dell’immobile commerciale di fornire un reddito ai suoi proprietari”.

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