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Fimaa: “Tassa unica sulla casa non sia preludio di incrementi o nuove imposte sugli immobili”

Roma 16 maggio 2019 – “Riunire Imu e Tasi in un’unica imposta potrebbe riportare maggiore fiducia nel comparto immobiliare, la cui sofferenza negli ultimi anni è stata sicuramente accentuata anche dalla confusione generata dai molteplici balzelli”.

Commenta Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa (agenti immobiliari), Federazione italiana mediatori agenti d’affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia.

“Come Fimaa – continua il presidente Taverna – rimaniamo convinti che l’elevata pressione fiscale su immobili, imprese e famiglie continui a costituire una pesante zavorra tanto per il settore quanto per la ripresa economica. L’auspicio è che le indiscrezioni, apparse oggi sul principale quotidiano economico italiano, di riunire in una nuova unica imposta Imu e Tasi (esente la prima casa) possano trovare seguito con la riduzione del carico fiscale, recuperando risorse dalla spesa pubblica improduttiva. Solo così si potrebbe contribuire all’effettiva ripresa dell’economia e ridare ossigeno al comparto immobiliare, che rappresenta la cartina di tornasole della salute del Paese. Ci auguriamo, inoltre, che la proposta della tassazione unica sulla casa non sia il preludio per l’incremento o l’inserimento di nuove imposte su immobili ed imprese. Non possiamo permetterci altri balzelli o patrimoniali né tantomeno l’aumento dell’iva, che avrebbe conseguenze nefaste per la ripresa economica e per i consumatori”.

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