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FIMAA Milano Monza & Brianza. La sfida del post EXPO e del post BREXIT

I dati dell’Ufficio Studi di FIMAA Milano Monza & Brianza confermano che crescono i Quartieri con la convivenza di storia e innovazione: pole position per Navigli, Solferino-Garibaldi e Sarpi, interessante indotto nelle aree adiacenti CityLife e Porta Nuova

La Milano del design e delle moda mantiene un trend positivo ormai da dieci anni – Attrattive anche le zone del divertimento o a tema così come quelle toccate dalle nuove linee metropolitane.

La trasformazione di Milano nell’ultimo decennio si riflette sul valore degli immobili anche se spesso sono proprio i nuovi sviluppi immobiliari e le riqualificazioni urbane a generare la trasformazione della città e delle abitudini. Insomma causa ed effetto spesso si alternano con un risultato evidente: da un decennio i quartieri del design, della moda, del divertimento e dei centri di aggregazione tematici mantengono un trend positivo e producono indotto a cascata anche su altre realtà territoriali adiacenti. Significativa la valorizzazione di aree dove convivono storia e innovazione, come nello storico quartiere Como – Garibaldi che ospita la Fondazione Feltrinelli e la nuova sede della Microsoft.

Il cambiamento di Milano dell’ultimo decennio prelude ad ulteriori importanti trasformazioni – dichiara Vincenzo Albanese, Presidente di FIMAA MiMB – e dopo i grandi progetti, conclusi o in via di conclusione, come Citylife, Porta Nuova, Bicocca e Bovisa – che hanno dato corso a sviluppi interessanti anche nelle aree circostanti – la città sta dando vita ad una seconda fase di trasformazione con un impatto ancora maggiore. Basti pensare al progetto dei 7 scali ferroviari, che occupano più di 1,3 milioni di mq, e alle aree post Expo per circa un milione di mq dei quali metà resterà adibita a verde pubblico. Da non trascurare l’ambizione – fondata – di consacrare Milano come la nuova Capitale europea della finanza, opportunità che nasce dal post Brexit e che registra già segnali concreti di consenso da più fronti”.

Milano è da sempre il termometro del mercato nonché il traino dell’economia del Paese e può essere un polo strategico di servizi per soggetti istituzionali italiani e investitori internazionali, sempre più vivibile ed inclusiva, con occhio attento anche ai nuovi “City Users”. Per questo il post Brexit può offrire grandi opportunità a Milano ed a tutto il nostro Paese.

Nel 2016 circa il 35% delle operazioni immobiliari portate a termine in Italia sono state concluse nel milanese (per un valore di circa 3,2 miliardi di euro).

In un mercato in media fermo ai prezzi di dieci anni fa, crescono i valori degli immobili residenziali nuovi di classe energetica A-B nella Milano dello svago e del divertimento (+4,6% in 10 anni e +0,3% tra prima e seconda metà del 2016 con punte del +19,5% in zona Solferino – Corso Garibaldi e di oltre il 13% in Conca del Naviglio – Porta Genova e Parco Castello), in quella del design, tra Corso Venezia, Garibaldi e Solari, (+2,6% rispetto al 2006), nella zona pedonale da Brera al quadrilatero della moda, dal Castello a Garibaldi (+2,4%) e in quella interessata dalla nuova linea della metropolitana 5, che registra +0,7% in dieci anni con punte del +9,8% in Fiera – Monterosa e +9,1% in Sarpi – Procaccini. In crescita in dieci anni anche l’area ora interessata dallo sviluppo della metropolitana 4 (+1,1%, in leggera flessione, -0,1% negli ultimi sei mesi). Rallentano invece i prezzi nella Milano della periferia, in media -5,2% in dieci anni, -0,6% nell’ultimo anno, soprattutto a Musocco – Villa Pizzone (-17,6%), Corvetto (-11,2%) e Salomone – Bonfadini (-10,1%). Stabili i prezzi, in dieci anni e nell’ultimo anno, nella zona universitaria.

Questo si evince dai dati dell’Ufficio Studi di FIMAA Milano Monza & Brianza (Confcommercio MiLoMB), oggetto della Rilevazione dei Prezzi degli immobili della Città Metropolitana realizzata dalla CCIAA di Milano e giunta alla 50esima edizione.

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